compagni e le compagne del Laboratorio Crash esprimono la loro
solidarietà al militante di Rifondazione Comunista aggredito ieri
pomeriggio da un sedicente fascista in via Indipendenza.
Non staremo qui a fare un lungo quanto odioso elenco degli ultimi
episodi di violenza fascista e razzista e di intolleranza sociale che
hanno macchiato l’attualità della cronaca cittadina.
Quello che ci preme sottolineare in questa occasione è la generale deriva culturale e sociale che sta prendendo questa città, dal centro alle sue periferie.
Se in pieno giorno e nella centralissima e frequentata Via Indipendenza
un fascio si sente legittimato a maneggiare apertamente una lama contro
un ragazzo individuato come comunista, non è il frutto di una bravata
come qualche giornalista vorrebbe farci credere, ma è il risultato a
cui stanno portando delle precise scelte poltiche e amministrative di
una giunta "di sinistra" che dal sua insediamento non ha fatto altro
che applicare con disciplinata solerzia tutti i decreti che i governi
di centro destra hanno promosso per organizzare nel loro senso la
società italiana. Una giunta che dopo aver sacralizzato la
parola legalita’ si è scagliata con la violenza di un carro armata
contro tutti i soggetti deboli e contro tutte quelle forme di socialità
capaci in un modo o nell’altro di contrastare derive intolleranti,
razziste e omofobiche.
Daltronde a Bologna, è anche possibile schiaffeggiare l’identità e la
memoria partigiana durante una festa dell’unità vendendo gadget
nostalgici dedicati al duce e al fascismo!
Crediamo che sia urgente e necessario ridare con forza
protagonismo alla cultura e al discorso antifascista, e siamo convinti
che in questa fase ciò passa anche per la difesa degli spazi sociali
autogestiti, una delle ultime risorse che hanno tra le mani
tutti quelli che si sentono di parte, della parte giusta, quella
orgogliosamente anitifascista.
Non è accettabile che nella nostra città venga messa in
discussione l’agibilità delle sue strade e delle sue piazze da parte
dei militanti antifascisti e per questo ci rendiamo fin da
subito disponibili a contribuire alle iniziative di lotta e
comunicazione che verranno promosse, ma crediamo, e su questo è
necessario uno sforzo maggiore di critica e iniziativa quanto centrale
è la questione, che non sia piu’ accettabile che venga messa in
pericolo la vita di qualcuno solo perchè ritenuto diverso a causa delle
sue scelte affettive, della sua provenienza geografica o del suo stile
di vita.
A Bologna da quando sono state sgomberate le piazze e le strade
attraverso ordinanze e militarizzazioni l’aria fresca della socialità
ha fatto spazio alla puzza nauseabonda delle fogne fasciste, è il
momento di tornare a fare spazio, è il momento di tornare a far
fischiare il vento!
Laboratorio Crash!