Caricato il presidio sotto il consolato greco

Oggi sotto il consolato
greco il movimento antagonista ha rovesciato intelligentemente lo
slogan no-gelmini, dicendo con forza "NOI LA CRISI VE LA CREIAMO".

All’inizativa promossa dal Laboratorio Crash! hanno partecipato decine
di compagni e compagne, studenti, precari, e giovani migranti che di
minuto in mimnuto hanno fatto aumentare la presenza al presidio fino
alla costruzione di un breve corteo di 200 partecipanti. In solidarietà al movimento greco con
Andreas nel cuore abbiamo resistito alle cariche della polizia che con
l’estrema violenza e brutalità che li ha già contraddistinti durante
l’ultimo sgombero dal laboratorio Crash
, volevano mettere fine
all’inizativa. Ma il presidio ha resistito alle due cariche della
polizia continuando a bloccare per più di un ora la circolazione.

Bologna uno dei cuori antagonisti della società italiana in tempi di
crisi anche oggi ha dimostrato con intelligenza tutta la determinazione
che ci vuole per continuare a produrre conflitto e socialità libera! Vogliamo
socializzare con tutti e tutte questa ricchezza che in due settimane la
nostra città, la sua parte antagonista, ha prodotto, sta producendo.
Sembra che nella città dello Sceriffo Kofferati non sia più tollerabile
fare un volantinaggio o portare uno striscione in piazza, per questo la
nostra risposta intelligente è stata e sarà resistenza. Diciamo
chiaramente che il Laboratorio Crash, temporaneamente senza casa, non è
disposto ad accettare repressione e criminalizzazione e rivendichiamo
la direzione-movimento che abbiamo preso. Come in Grecia anche a
Bologna l’unica risposta che si da alle istanze e ai bisogni sociali è
repressione.

Il movimento greco composto da milioni di studenti, precari, pensionati, lavoratori da mesi si sta battendo contro i progetti del governo 
che in tempi di crisi promuove la svendita del welfare state, taglia
redditi, salari, svendendo il presente ed il futuro di tutto un popolo,
sacrificato sull’altare della compatibilità economica neo-liberista.
Alexis come il resto del popolo greco, con la sua lotta ha urlato con
forza "Non abbiamo più paura", ha urlato con forza "La crisi la pagate
voi!" e per questo è stato ucciso a freddo dalla polizia greca. Alexis
continua a vivere nelle lotte contro la precarietà esistenziale in
Grecia così come in Italia e nel resto d’ Europa, perchè le istanze
sociali e politiche che tutti e tutte assieme poniamo all’ordine del
giorno dell’ agenda politica globale, non accettano mezze risposte o
repressione; accettano solo la soddisfazione diretta ed immediata dei
propri bisogni e desideri: diritto alla casa, redistribuzione sociale
della ricchezza che tutt* creiamo, reddito sociale garantito, un futuro
libero da precarietà, fascismo e sessismo.

Oggi abbiamo bloccato la circolazione della crisi in via indipendenza,
amplificata dalla presenza vergognosa e sgradita del consolato greco,
macchiato dall’infamia di rappresentare la repressione nei confronti
del popolo greco.
Continueremo a bloccare la circolazione della crisi con la nostra
resistenza, al grido "se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città!"

Sabato 13 alle 17h su Ponte Matteotti diremo che la nostra freccia rossa si chiama RESISTENZA e prende la direzione Val di Susa.
Il progetto TAV duramente conntrastato da un forte ed ampio movimento
di massa, è l’ennesimo progetto neaoliberista in tempi di Crisi, e per
questo siamo convinti che sia giusto e legettimi contrastarlo e
contestarlo. Domenica mattina infatti ci sarà l’innaugurazione della
linea TAV bologna-milano, per questo diamo appuntamento sabato a un
momento di comunicazione radicale. Il Laboratorio Crash resiste come la
Val di Susa, nessuno sgombero ci ha fermato e presto avremo di nuovo
una casa.

Alexis è vivo è lotta insieme a noi!


Laboratorio Crash!

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